Plug-in VST: Steinberg ferma lo sviluppo dei VST2, da ottobre i nuovi plug-in saranno solo VST3

Il popolare formato di creato da Steinberg nel 1999 va in pensione: da ottobre nessuno potrà più creare nuovi plug-in in standard VST2 perché sparisce il relativo kit di sviluppo. Cosa cambia per noi?

 

La software house tedesca Steinberg ha annunciato che dall’ottobre 2018 il “Software Development Kit (SDK) for VST 2” non sarà più disponibile: per chi non lo sapesse, l’SDK è l’insieme dei tool software che servono per sviluppare un dato ambiente o formato. Senza l’SDK, gli sviluppatori interni ed esterni a Steinberg quindi non potranno più sviluppare plug-in VST2, il popolare formato lanciato dalla casa di Amburgo nel 1999 e tuttora diffusissimo.

In questa maniera Steinberg conferma di voler puntare tutto sul formato VST3, che è più efficiente e consente funzioni addizionali rispetto al predecessore. VST3 esiste dal 2008 ma finora la sua adesione non è stata universale proprio perché alcuni sviluppatori di plug-in preferivano rinunciare alle funzioni extra ma mantenere la compatibilità col passato e quindi la possibilità che i loro prodotti funzionassero anche in DAW “vecchiotte”.

Cosa succederà ora, dunque?

  1. Dall’ottobre 2018 non potranno più uscire nuovi plug-in in formato VST2, né aggiornamenti di quelli già esistenti. Questo ovviamente a meno che qualche sviluppatore temerario decida di continuare a usare un SDK vecchio e non più supportato, andando prima o poi incontro a possibili problemi di compatibilità.
  2. Steinberg Cubase continuerà a supportare sia i plug-in VST2 che VST3, per cui chi ha plug-in nel formato più vecchio non deve temere di non poterli più utilizzare. Questo supporto potrebbe però non essere eterno: ricordiamo per esempio che Steinberg ha cessato di sviluppare versioni a 32 bit di Cubase a partire dalla versione 9, e che quindi anche i plug-in a 32 bit non sono più supportati. È quindi ipotizzabile che, in prospettiva di tempo, prima o poi la casa di Amburgo abbandoni anche il supporto dei VST2.
  3. I nuovi plug-in rilasciati solo in formato VST3 non saranno più utilizzabili nelle DAW che sono ancora incompatibili con esso. Ovviamente il grosso dell’attenzione qui è su Ableton Live, che ancora non supporta VST3. C’è quindi da chiedersi se Ableton e altre software house decideranno finalmente di rendere i loro host compatibili con VST3 o se sceglieranno di non supportare i plug-in di nuova uscita.

La posizione di Steinberg, del resto, non potrebbe essere più chiara: “Apprezziamo che sia gli sviluppatori che gli utenti gravitino fortemente sull’interfaccia VST3 che offre molti progressi tecnologici. Dando addio al VST2, speriamo di offrire a tutti una chiara direzione “, commenta infatti Yvan Grabit, responsabile tecnologico di Steinberg.

Giulio Curiel

Giornalista della storica rivista Strumenti Musicali dal 1993 al 2016, ho scritto oltre 1200 articoli su synth, studio technology e computer music. Se non so di cosa parlo, sto zitto.

%d bloggers like this: