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Softube Console 1: le channel strip SSL XL 9000K, British Class A e Summit Grand Channel

Dopo aver passato in rassegna il sistema di channel strip virtuale con controller dedicato di Softube, è adesso il momento di vedere come vanno le espansioni opzionali ispirate a tre diverse sonorità vintage. E capire quali caratteristiche permettono di aggiungere al pacchetto-base…

 

Console 1 è un sistema di plug-in + controller dedicato che consente di avere delle channel strip virtuali all’interno di una DAW e poi lavorare su di esse in una maniera molto simile a quella di un tradizionale mixer fisico: su ogni canale audio della DAW si inserisce il plug-in di Softube e poi tramite il controller si agiscono i comandi fisici che corrispondono alle diverse sezioni emulate in software (stadio di ingresso, transient shaper, EQ, compressore, saturazione, stadio di uscita). Attraverso il controller si seleziona anche la traccia su cui lavorare di volta in volta, per cui l’esperienza d’uso è effettivamente molto “fisica” e l’integrazione con le DAW supportate è profonda.

Nel pacchetto-base di Console 1 (che abbiamo recensito a questo link) viene fornito il controller hardware e un plug-in che emula il comportamento del mixer SSL 4000 E, ma è poi possibile aggiungere altre emulazioni di hardware famosi sotto forma di espansioni addizionali a pagamento: alla data sono disponibili i modelli della console SSL XL 9000 K-Series, American Class A (emulazione API, recensito nello stesso link sopra riportato), British Class A (emulazione Neve), Summit Grand Channel. Alcuni di questi package non emulano un completo mixer dei produttori citati, ma raggruppano comunque un insieme di processori che nel loro insieme forniscono tutte le funzionalità di una channel strip.

Softube Console 1 - American Class A

Acquistando i modelli aggiuntivi è possibile ovviamente usarli su tutte le tracce del progetto in DAW in modo da avere un mixer virtuale in cui ogni canale è identico agli altri, ma si può anche fare un mix’n’match di più modelli su diverse tracce, a seconda delle esigenze di elaborazione e di timbrica di ciascuna di esse: diventa così possibile per esempio mixare batteria e tastiere con la trasparenza e dinamica di SSL 9000, la voce con la cremosità di British Class A e le chitarre con il suono crunchy e tutto avanti di American Class A. Addirittura, il sistema permette anche di comporre dei singoli canali “Frankenstein” in cui si combina l’EQ di Neve col comp di API: bello!

Andremo di seguito ad analizzare le funzioni e il comportamento audio di SSL XL 9000 K-Series, British Class A e Summit Grand Channel, vedendo cosa ciascuna di queste espansioni ha di specifico da offrire al sistema Console 1 e al suo utente.

 

SSL XL 9000 K-Series

Questa espansione offre un approccio al suono di Console 1 totalmente diverso dal modello di SSL 4000 E fornito nel pacchetto-base: mentre il 4000 è un mixer dal suono Eighties bello pieno, ricco e imballato, il 9000 è viceversa un componente davvero high-end in cui la progettazione senza condensatori in serie al segnale e la componentistica di alta qualità sono state mirate a prestazioni audio allo stato dell’arte. Il 9000 originale si caratterizza quindi per una grande larghezza di banda audio, rotazioni di fase minime e distorsione estremamente bassa: tutto ciò porta la timbrica in una direzione di grande linearità, apertura e suono non colorato. Nel manuale Softube dice che mentre il 4000 è un mixer “pop e rock’n’roll”, il 9000 è apprezzato soprattutto in contesti hip-hop, R’n’B e classici grazie alla trasparenza e al contempo alla solidità ed estensione della gamma bassa. Io non sarei altrettanto categorico nel definire strettamente i contesti di suoi impiego ideale e ritengo che anche in altri generi una sonorità così bella e pulita possa giovare, risultando particolarmente efficace dove c’è tanta elettronica (che sia esplicita, o che sia “nascosta” come in tante produzioni pop odierne).

La sezione Shape controlla qui un processore completo che può fare da gate o expander ed è dotato di controlli di Threshold, Release, Hold e Range dinamico di intervento. Se si seleziona la modalità Hard Gate si possono sia tagliare i segnali di livello sotto-soglia che, dosando opportunamente le altre regolazioni, ottenere dei seri effetti di pompaggio che si possono sfruttare creativamente.

L’equalizzatore di SSL XL 9000 si articola su quattro bande in cui le frequenze di intervento sono regolabili con continuità, mentre i cut/boost ottenibili sono un importante +/-20 dB (tranne che sui bassi, ove ci si ferma a +/- 16,5 dB). Le due bande estreme possono operare secondo le logiche Cut/Shelf/Bell, mentre le centrali hanno un Q compreso tra 0,5 e 2,5: ciò fa sì che questo equalizzatore non sia particolarmente indicato per profondi tagli chirurgici, ma nondimeno riesce a essere sempre pulito e non impasta mai anche quando si spinge parecchio. In basso riesce a dare una pacca micidiale con i boost a frequenze sub mentre in alto può dare un grande senso di apertura per incrementi di pochi dB, specialmente con sorgenti acustiche o elettroniche.

Softube Console 1 - SSL XL 9000

Il compressore di SSL XL 9000 è disponibile nelle due varianti RMS Compressor e Peak Compressor: si tratta in ogni caso di un comp veloce e pulito, ma la prima variante è molto musicale e con settaggi veloci può dare una gran botta dinamica a programmi percussivi. La versione Peak invece è invece più secca e netta nell’intervento e si rivela adatta soprattutto al tradizionale limiting dei picchi di segnale (per esempio di voce o di basso elettrico) che potrebbero dar fastidio in un mix. In entrambe le modalità si tratta comunque di un compressore bello e utile da avere nel set-up.

Infine, la sezione Drive prevista dall’architettura generale di Console 1 implementa qui un’emulazione del circuito VHD presente in altri prodotti SSL (segnatamente le console Duality e i pre Alpha Channel) in quanto il banco 9000 è troppo pulito di suo per sfociare in una distorsione nettamente avvertibile anche quando spinto a fondo. Con la manopola Drive si dosa dunque la distorsione complessiva, mentre con quella Character si regola il mix tra distorsione di seconda e di terza armonica. Il circuito lavora bene e, messo in bilancio che colora molto dolcemente il suono, può servire per dare un po’ di “edge” a una traccia in un mix e farla percepire meglio senza alzarla di livello, in maniera simile a quanto farebbe un enhancer.

 

British Channel A

Il British Channel A (BCA per gli amici) è un assemblaggio di stadi reperibili nelle console Neve degli anni ’70 e dei processori separati da esse derivati. Per ragioni probabilmente legate ai diritti di proprietà intellettuale, Softube non può tuttavia citare i vari modelli Neve cui gli stadi di questo modulo fanno riferimento. Ciò non impedisce ai modelli emulati di suonare in maniera estremamente interessante e certamente fedele allo spirito del mitico costruttore britannico.

Lo stadio iniziale Shape comprende i controlli Threshold, Recovery (comanda il tempo di rilascio) e Depth, ha un comportamento lento e musicale e quindi può servire per addolcire i transienti ma anche per impartire una sorta di espansione dinamica abbassando di livello i segnali più bassi.

Lo stadio di equalizzazione, probabilmente ciò che più si ricerca in un’emulazione Neve, mantiene l’impostazione a quattro bande tipica di Console 1 anche se gli EQ originali erano basati solo su tre: vi è la banda Bass con possibilità di lavorare in modo Cut (profilo a campana non regolabile in livello, agisce come un HPF con picco prima del taglio) o Shelf (profilo shelving), frequenze di intervento fisse in 35/60/110/220 Hz e livello regolabile in modalità Shelf nel range -12/+12 dB. Le due bande centrali derivano dai medi del famoso EQ Neve e sono dotate ciascuna di Q regolabile tra 1 e 10, frequenze di intervento classicamente centrate su 360/700/1600/3200/4800/7200 Hz col cut/boost anche in questo caso di +/-12 dB. Infine la banda degli acuti può essere impostata anch’essa in Cut (profilo a campana non regolabile in livello, agisce come un LPF con picco prima del taglio) o Shelf, tagli a 10/12/16 kHz e cut/boost in modalità Shelf di +/-12 dB. Va notato che ciascuna banda è disattivabile singolarmente e che anche con tutte le bande in Off il suono del modulo non è perfettamente lineare ma leggermente “sellato” tra i 200 e 500 Hz per rispecchiare il comportamento dell’hardware originale. È noto che quest’ultimo è uno degli equalizzatori più musicali della storia della tecnologia audio, e anche l’emulazione Softube mantiene tale carattere: bastano piccolissimi ritocchi, talvolta anche di mezzo dB per sentire il suono cambiare, aprirsi, addolcirsi, diventare come plastica fusa nelle mani del fonico che può efficacemente scolpire la timbrica più che la risposta del segnale in transito. Con questo EQ non sono infrequenti fenomeni quasi “paranormali”, come per esempio il suono del kick drum che si compatta e rafforza con la banda bassa messa in filtraggio a 35 Hz in modalità Cut. Voci e strumenti solisti acquistano la famosa “crema” e vengono resi più belli, più liquidi dal transito in questo stadio.

Softube Console 1 - British Class A

Il compressore è basato sul circuito Neve a ponte di diodi del 1968, comprensivo però di modifiche e integrazioni intervenute successivamente per estenderne le funzionalità non originariamente presenti. Il compressore originale infatti aveva l’attacco fisso a 3 msec mentre le modifiche apportate successivamente aggiunsero i tempi di 6/12/20/30 msec. Analogamente i tempi di rilascio originariamente selezionabili tra 400/800/1500 msec furono integrati in modifica anche dalle più veloci tempistiche di 100 e 200 msec. Tutte queste posizioni si ritrovano nel modello adottato in BCA da Softube, e si ritrova anche la posizione Auto al fine di attuare un rilascio del compressore che sia program-dependent quando si processano segnali complessi come per esempio un drum- o master-bus. Il rapporto di compressione può essere impostato tra 1,5:1 e 6:1: questo non è un compressore per “squashare” il materiale audio e farlo pompare pazzamente, ma in uso si è rivelato straordinariamente versatile e musicale, tanto da risultare forse il più utile dei compressori di Console 1. Riesce sia a far prendere vita a una parte di batteria un po’ spenta, sia a rendere dinamica una voce senza farla risultare debordante dal mix, sia infine a domare una chitarra elettrica distorta senza però appiattirla ma anzi dandole grande vivacità e realismo.

Il comportamento fin qui descritto per il compressore del BCA è però uno solo dei due disponibili: poiché il modello originale Neve includeva anche una sezione limiter, i tecnici Softube hanno modellizzato anch’esso, che è richiamabile in alternativa al compressore vero e proprio. Esso può essere usato quando si vuole mantenere la stessa timbrica del comp ma facendola picchiare più forte: i comandi sono solo per la soglia e il rilascio, impostabile su 100/200/400/Auto.

La descrizione del BCA termina con l’immancabile stadio Drive, che qui emula la tipica distorsione da saturazione ferromagnetica dei trasformatori che Neve usa da sempre nei suoi stadi di ingresso. L’emulazione proposta si basa sui trafo Marinair e mentre il potenziometro Drive ne regola il grado di saturazione, quello Character la rende via via più aggressiva e centrata sulle frequenze medio-alte. Nella posizione 0, Character emula con precisione la saturazione delle console Neve degli anni ’70. La distorsione qui offerta è meno carica e meno ovvia di quella offerta dal modello SSL 4000, e viceversa più musicale e presente di quella dell’SSL XL 9000.

 

Summit Grand Channel

Questa espansione non si basa su un mixer esistente nella realtà ma sulla combinazione di due famosi processori valvolari della statunitense Summit Audio, l’equalizzatore EQF-100 e il compressore TLA-100A. I filtri dello stadio di ingresso sono stati modellizzati su quelli dell’EQF-100 ma invece di essere a step fissi sono stati resi continui. Poiché nella gamma Summit non c’è un transient shaper, la sezione Shape è rimasta la stessa del plug-in base, ovvero quella dell’SSL 4000 E.

L’eq è un circuito passivo a quattro bande, ciascuna impostabile su sette frequenze fisse e con ampi range di sovrapposizione tra bande adiacenti. Il range di cut/boost è di +/-10 dB per tutte. Le due bande più estreme possono operare in modalità shelving o peaking, mentre quelle centrali hanno un controllo per la larghezza di banda indicizzata tra 0 e 10 ove curiosamente al valore più alto corrisponde la larghezza maggiore e non la campanatura più stretta, come invece accade di solito quando l’indice è riferito al fattore di merito del filtro.

Softube Console 1 - Summit Grand Channel

Il compressore è un circuito soft-knee che ha prestazioni simili a un optoelettronico ma rispetto a questo può essere più veloce e quindi versatile. Non esiste un comando di soglia né una regolazione precisa del rapporto di compressione (che è program-dependent), ma solo un comando di Gain Reduction che più viene alzato e più comprime.

Poiché sia l’equalizzatore che il compressore Summit sono in grado di impartire al segnale una propria distorsione caratteristica, la sezione Drive dell’implementazione Console 1 dosa il mix di queste due saturazioni: al solito con Drive si modula l’ammontare complessivo della distorsione, mentre ruotando Character a sinistra o a destra si fa prevalere quella dell’EQ o del comp. Riguardo ai loro rispettivi caratteri sonori, va notato che la distorsione di EQF-100 ha una prevalenza di seconda armonica, è calda ed è indicata per voci e basso, mentre quella di TLA-100A è più netta, “tosa” i transienti e può per esempio essere utile per “impaccare” uno stem di drums.

All’ascolto del Summit Grand Channel tutte le caratteristiche appena elencate si traducono in quintalate di colore e calore: per esempio, lo inserisci e se vuoi è subito atmosfera da disco music anni ’70, calda, opulenta e avvolgente. L’EQ riesce a dare in alto ariosità e brillantezza senza mai essere tagliente, in gamma media è liquido e assai rotondo e in basso dona un punch mai precisamente focalizzato su una banda ristretta ma sempre molto ben “intonato” musicalmente. Il compressore è notevole, con una capacità dinamica strepitosa sui programmi percussivi che riesce a rendere estremamente vivi in maniera naturale, senza artefatti. Anche sulle voci ci si può spingere molto lontano, andando in territori tipici dell’LA-2A che spesso viene impiegato in dosi tanto massicce quanto comunque dolci allo scopo di far “sedere” un cantato in un mix. Le compressioni estreme sono anzi quelle in qui TLA-100A riesce benissimo, ove altri compressori dall’approccio più tecnico devono gettare la spugna perché diventano troppo udibili e artificiosi. Le distorsioni offerte dallo stadio Drive mi sono invece apparse un “nice touch” ma niente di più, da usare con parsimonia (specie quella del compressore) se si vogliono evitare effetti di saturazione troppo ovvi.

 

“Ok, ma quale compro?”

Davvero brava la svedese Softube! Con il pacchetto-base di Console 1 ha creato un plug-in come l’SSL 4000 E che è buono un po’ per tutte le stagioni e tutti gli usi, mentre coi pacchetti addizionali offre dei sapori specifici che possono ampliare grandemente la versatilità timbrica di una DAW. Certamente vi starete chiedendo “ok, ma quale compro?” e la risposta più immediata da dare sarebbe “tutto!”: col virtuale l’appetito vien mangiando e una volta che si provano le diverse connotazioni sonore delle espansioni qui considerate è naturale desiderarle tutte. Sarà però bene individuare delle priorità in base al proprio gusto sonoro e al genere musicale trattato: personalmente la prima espansione che affiancherei all’SSL 4000 di base sarebbe la British Class A perché si tratta di una suite di processori tutti musicalissimi e in grado di impartire presenza, cremosità e dolcezza “analogica” a un vasto range di suoni strumentali e voci. Il suo timbro vintage eppure sempre attuale ne fa un acquisto davvero consigliato. Molto interessante appare il Summit Grand Channel, certamente non di impiego generale e anzi piuttosto verticale e da non usare su tutto, ma dotato di una timbrica personale e di un approccio al suono fisico e tridimensionale delle valvole che ha un fascino impareggiabile. Più specialistiche appaiono le altre espansioni: SSL XL 9000K è pulita, lucida e ben estesa agli estremi banda, e ciò porta automaticamente la scelta verso di essa nel caso si abbisogni di un suono con tali caratteristiche come per esempio nei casi di pop radiofonico, di colonne sonore e musica per videogame, ma senza dimenticare la techno ove un simile approccio può ben figurare. American Class A è invece un suono molto rock che per natura si addice a chitarre e voci ben sparate, a batterie potenti e a trattamenti dinamici molto netti. Al di fuori di questi contesti si può pensare di usarlo anche su singoli canali che abbisognino di un trattamento extra-strong perché è in grado di pompare suoni di loro natura un po’ esili e magrolini.

A margine non va dimenticato che Console 1 non è supportato soltanto da modelli di channel strip complete come quelle analizzate: il sistema supporta infatti anche singoli processori Softube già esistenti che, quando aperti in Console 1, si ritrovano già mappati sui comandi fisici dell’hardware. In questa logica può essere interessante considerare per esempio le emulazioni dei compressori ed equalizzatori Tube-Tech, l’EQ delle console Trident A-Range, i processori dinamici da mastering Weiss, giusto per citare quelli che sono forse i prodotti più significativi tra quelli supportati. Per i proprietari di sistemi UAD non va infine dimenticata la possibilità di usare Console 1 con i relativi plug-in, che anche in questo caso sono già mappati sul controller Softube.

 

Conclusioni

È arrivato il momento di fare un ragionamento sui prezzi e le opzioni di acquisto: oggi il pacchetto-base di Console 1 ha uno street-price sotto i 400 Euro, e a questa cifra rappresenta un valore d’uso e di suono incredibile. Le espansioni sono invece tutte prezzate tra i 200 e i 300 Euro, per cui la loro adozione presuppone un interesse concreto  e non occasionale per quel tipo particolare di suono che sono in grado di apportare al sistema. Si tratta di prezzi sicuramente situati nella fascia premium dei plug-in, ma a mio parere pienamente giustificati dalla combinazione della qualità sonora con l’immediatezza dell’esperienza d’uso che il sistema offre, senza uguali sul mercato.

Nel listino Softube sono anche frequenti le promo: per esempio al momento della scrittura di queste note American Class A viene fornita in regalo all’acquisto del pacchetto-base, mentre in passato le offerte hanno riguardato altri prodotti. È chiaro che se si approfitta di queste opportunità visitando regolarmente lo store del distributore italiano Midiware l’acquisizione delle espansioni appare ancora più attraente, e in prospettiva di tempo uno studio o un producer impegnato possono sicuramente puntare ad acquisirle tutte perché sono davvero in grado di dare ciascuna una marcia in più a questo bellissimo ed efficacissimo sistema.

Se dunque l’approccio al mixaggio molto fisico, tattile e quindi intuitivo offerto da Console 1 convince voi come ha convinto me, valutate con attenzione le espansioni da aggiungere: ne resterete sicuramente soddisfatti.

 

Caratteristiche tecniche

Prodotto: Softube Console 1

Tipologia: Raccolta di plug-in di channel strip con controller dedicato

Formato: AAX, AU, VST 2.4 e VST 3

Protezione: Autorizzazione tramite iLok (non serve la chiave fisica)

Requisiti di sistema: Schermo 1280 x 800 o superiore, 1 GB RAM o più, 900 MB di spazio-disco, collegamento Internet. Mac OS-X 10.9 o superiore, Windows 7 o superiore (solo 64 bit)

Prezzi:
Console 1 + SSL 4000 E, 399 € (street price)
American Class A, 299 €
British Class A, 225 €
SSL XL 9000 K-Series, 299 €
Summit Grand Channel, 283 €
(tutti i prezzi riportati sono quelli in vigore al 3 ottobre 2019 sullo store Midiware)

Distributore: Midiware

Giulio Curiel

Giornalista della storica rivista Strumenti Musicali dal 1993 al 2016, ho scritto oltre 1200 articoli su synth, studio technology e computer music. Se non so di cosa parlo, sto zitto.

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