Universal Audio Digital serie Volt: UAD sbarca in fascia budget
Se cercate un’interfaccia audio per il vostro home studio e mirate a un suono di classe senza spendere un capitale, la nuova serie UAD potrebbe fare al caso vostro: cinque modelli con 1/2/4 ingressi, una ricca dotazione software e delle chicche circuitali che…
Le interfacce UAD serie Apollo fanno certamente sognare, tanto sono bensuonanti e potenziate da una sterminata collezione di validissimi plug-in proprietari che girano sul loro hardware. Le Apollo hanno tuttavia due “difetti”: 1) costano più di quello che spesso è il budget di un home studio di livello entry e 2) richiedono la connessione Thunderbolt per motivi di prestazioni e velocità.
Se appartenete alla categoria dei musicisti home che cercano un’interfaccia di fascia minore ma sempre bensuonante, e soprattutto cercate la ubiqua connessione USB 2.0 in modo da connettersi a PC, Mac, iPad e iPhone, il vostro momento potrebbe essere arrivato: UAD presenta infatti la serie Volt che si compone di ben cinque prodotti in modo da coprire un vasto range di esigenze.
I modelli
I due modelli base sono denominati Volt 1 e Volt 2: entrambi hanno uscite L ed R ma Volt 1 ha un solo ingresso mentre Volt 2 ne ha una coppia. Si tratta in ogni caso di input combinati Mic/Line/Instrument che si affacciano su connettori combo jack/XLR posti frontalmente. Il gain è controllato da apposite manopole, mentre il livello di ingresso è rappresentato da un semplice LED-meter a due segmenti che col verde indica presenza di segnale e col rosso indica overload. Il circuito di preamplificazione è normalmente molto trasparente ma tramite pressione di un pulsante Vintage è in grado di simulare il preamp Universal Audio 610, anche se ovviamente in quel caso vi è un vero circuito valvolare mentre qui compare una sua emulazione.
In termini sonori il costruttore promette “più carattere e suono di qualsiasi altra interfaccia USB della sua categoria”.
La funzionalità dei modelli Volt 1 e Volt 2 è completata da un pulsante Instrument per trasformare l’ingresso in input ad alta impedenza adatto al collegamento diretto di chitarre e bassi (ma anche del vostro piano Rhodes, se volete!), dallo switch per attivare la Phantom a +48 V sull’ingresso microfonico e dalle manopole di volume di uscita per gestire separatamente il segnale che va ai monitor e alla cuffia. UAD promette che le Volt sono capaci di fornire un suono e una potenza “studio quality” alle cuffie collegate, mentre non abbiamo ancora dati tecnici sulla potenza di uscita. Un pulsante Direct abilita il monitoraggio diretto senza latenza degli ingressi.
Uno sguardo al panello posteriore evidenzia la connessione USB e la presenza di porte MIDI In e Out che servono sempre. Da notare la porta per alimentatore esterno, necessario nel caso si voglia usare queste interfacce in abbinamento con iPhone o iPad che altrimenti non potrebbero fornire abbastanza corrente tramite il bus.
Su un livello funzionale superiore si posizionano i modelli Volt 176/276/476: se conoscete un po’ Universal Audio sapete che è la casa che tramanda l’eredità di Bill Putnam, ovvero l’uomo che nel 1967 inventò il compressore forse più famoso di tutti i tempi, l’UREI 1176. E quel “76” nella sigla di queste nuove Volt rimanda proprio a un’emulazione realmente analogica di quel famoso compressore inserita in questi nuovi prodotti, anche se in forma funzionalmente semplificata: un commutatore consente infatti di scegliere tra tre preset Vocal, Guitar e Fast con diverse costanti di tempo. Per forzare la compressione da soglie sempre più basse è poi sufficiente spingere sul livello di ingresso.
Anche in questo caso gli ingressi combinati Mic/Line/Instrument sono uno, due o quattro a seconda del nome-modello, e anche in questo caso è disponibile la modalità Vintage Preamp attivabile con uno switch. Da notare che il modello Volt 476, a differenza di tutto il resto della serie, dispone di quattro In e quattro Out analogici, mentre restano confermati la presa USB-C per il bus e il MIDI In/Out per il controllo di synth e drum machine. Sempre separati sono i controlli di livello di monitoraggio e della porta cuffia, e sempre disponibile è la funzionalità Direct Monitoring per ascoltarsi senza latenza mentre si registra. Il LED meter è qui espanso a cinque segmenti.
Requisiti di sistema
Le UAD serie Volt hanno connessione USB-C ma è fornito un cavo adattatore a USB-A in dotazione. Le specifiche del computer host parlano di processori Intel, AMD o Apple Silicon, Windows 10 64-bit edition oppure MacOS 10.14 Mojave o successivo e una connessione Internet per il download del software fornito, che vedremo tra un attimo. In collegamento a iPhone e iPad le specifiche richiedono iOS 14 o successivo. Le interfacce Volt possono spingersi fino a una codifica/decodifica di flussi digitali a 192 kHz di sampling rate e 24 bit di risoluzione.
Dotazione software
Dici “UAD” e pensi subito alle Apollo che hanno un bel corredo software. Con le Volt Universal Audio non ha voluto essere da meno, e anzi la ricca dotazione software è certamente un importante fattore di differenziazione di questa serie rispetto alla concorrenza. Sono infatti forniti:
- Ableton Live Lite per iniziare a produrre subito
- Softube Marshall Plexi Classic Amp per le emulazioni di amplificatore per basso
- Softube Softube Time & Tone Bundle (contiene TSAR-1R Reverb, Tube Delay, Drawmer S73 Intelligent Master Processor, Saturation Knob)
- Celemony Melodyne Essential
- Relab LX480 Essentials
- Plugin Alliance Ampeg SVT-VR Classic (cabinet simulator per chitarra)
- Brainworx bx_tuner
- Brainworx bx_masterdesk Classic (processore di mastering disponibile anche sulla serie Apollo)
- UJAM Virtual Drummer DEEP
- UJAM Virtual Bassist DANDY
- Spitfire LABS (raccolta di librerie di campioni)
Prezzi e disponibilità
I prezzi italiani seguono quelli USA con la regola “1 $ USA senza IVA = 1 Euro con IVA”, per cui Volt 1 sarà prezzata da noi a 139 Euro, Volt 2 a 189 Euro e così via. Per il riassunto dei prezzi si veda la tabella sottostante. La disponibilità in Italia è prevista da novembre.
Per informazioni: Midiware
Ciao Giulio,
ottimo articolo, aspetto una prova “sul campo”.
Ti faccio notare però che il Plugin Alliance Ampeg SVT-VR è un Amp Simulator per basso, non chitarra.
Grazie, ciaooo !
Ciao Max, grazie per aver apprezzato l’articolo, e anche per la segnalazione: ho puntualmente corretto! La crescita di questa webzine passa anche attraverso l’elevato grado di attenzione dei suoi preparati lettori.