Stereoping Programmer
Ricordate i mitici Access Programmer per editare i suoni di Waldorf Microwave e Oberheim Matrix 1000 attraverso manopole e tasti reali? Oggi quei prodotti ricercatissimi hanno un erede moderno. E ci sono anche le edizioni per Roland MKS-80 e Waldorf Pulse!
Ricordate i mitici Access Programmer per editare i suoni di Waldorf Microwave e Oberheim Matrix 1000 attraverso manopole e tasti reali? Oggi quei prodotti ricercatissimi hanno un erede moderno. E ci sono anche le edizioni per Roland MKS-80 e Waldorf Pulse!
I sintetizzatori del decennio 85/95 erano spesso prodotti molto validi e bensuonanti, ma piagati dall’usanza dell’epoca di non dotarli di controlli fisici di editing secondo il paradigma “one knob/one function” (una manopola per ogni funzione). Questo consentiva di risparmiare molto sui costi e quindi sul prezzo finale di vendita, e di fare prodotti compatti in forma di expander da rack. Purtroppo però tale scelta era anche molto frustrante per i patiti della sintesi, e portava a macchine davvero lente e penose da programmare.
Per risolvere il problema alla radice senza dover necessariamente rivolgersi a un editor per computer, alcuni costruttori proposero dei programmer hardware che altro non erano se non delle scatole in cui erano stati messi tutti i potenziometri, slider e pulsanti che il taglio dei costi e la tendenza del periodo avevano fatto sparire dallo strumento principale. Roland, con la serie PG, produsse in proprio dei programmer per i propri synth fisici del periodo, mentre la allora nascente Access realizzò due programmer per il Waldorf Microwave e l’Oberheim Matrix 1000, sintetizzatori molto potenti e allora molto popolari ma purtroppo non dotati di controlli di pannello.
Oggi tali programmer sono richiestissimi e quasi introvabili sul mercato dell’usato, e può capitare addirittura che il programmer venga venduto a un prezzo superiore al synth al quale è dedicato. La specialista tedesca Stereoping, dopo aver realizzato per molti anni un controller a manopole di piccola taglia fornito in molte edizioni dedicate ad altrettanti famosi synth vintage, cala adesso un asso di cuori col nuovo Programmer: si tratta di un unità alta tre unità rack (3U) dotata di 45 potenziometri, 4 encoder rotativi, un display da 2×16 caratteri e 7 pulsanti a pressione che inizialmente verrà prodotta in quattro versioni dedicate ai seguenti strumenti:
- Oberheim Matrix 6/6R/1000
- Roland MKS-80
- Waldorf Microwave I
- Waldorf Pulse
Ciascuna edizione ha un pannello comandi dedicato allo strumento che deve controllare, e ne ricalca anche l’estetica. Da tale pannello è possibile programmare completamente il synth collegato via MIDI In e Out al programmer, mentre una seconda porta MIDI In è presente in modo da poter mandare il segnale di una DAW o master keyboard allo strumento, e in questa maniera editare e suonare allo stesso tempo. È inoltre disponibile una funzione Chord Memory per memorizzare accordi fino a sei note e suonarli con un solo tasto.
Sintetizzatore e programmer formano insomma un insieme unico, che il musicista usa come se la macchina fosse stata dotata all’origine di un pannello di editing completo.
Tutta questa meraviglia ha un costo, naturalmente: lo Stereoping Programmer è ancora in fase di pre-order ma il prezzo annunciato attualmente è di circa 620 € con disponibilità a febbraio/marzo 2018. È prevista anche una versione in kit, che sarà venduta a 470 €. Cifre elevate? Sì, ma perfettamente in linea con il prezzo richiesto attualmente per un Access Programmer per Microwave o Matrix 1000, e molto più basso del valore di un MPG-80 in perfette condizioni di funzionamento.
Insomma, se avete un synth tra quelli citati, secondo me un pensiero molto concreto a questo Stereoping Programmer merita farcelo…