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Focal Alpha 65 Evo, vivace e brillante best-buy in gamma media

Quando la francese Focal si muove non è possibile restare indifferenti: i suoi monitor sono da anni uno dei principali riferimenti di mercato, che si parli di range economici, intermedi o altamente professionali. E questo nuovo Alpha 65 Evo non si smentisce…

 

Il marchio Focal appartiene al gruppo Focal-JMlab, attivo sin dal 1979 nella produzione di diffusori acustici per ambito domestico, professionale e automobilistico. A sua volta questo raggruppamento è entrato nel 2011 in un gruppo di dimensioni ancora maggiori, quando la francese Focal e la britannica Naim Audio si sono fuse nel Vervent Audio Group. Si tratta di una realtà che nel 2019 fatturava 110 milioni di Euro, a dimostrazione che si tratta di uno dei nomi davvero importanti del mondo audio.

Focal in particolare è capace di progettare e costruirsi in casa tutti i componenti di un diffusore acustico, dagli altoparlanti, ai crossover, alla cassa, mentre molti altri produttori si limitano ad assemblare altoparlanti prodotti da altri oppure ad appoggiarsi a terzisti cinesi. Questa potenza progettuale si vede chiaramente dall’originalità dei prodotti del costruttore francese, spesso caratterizzati da soluzioni tecnologiche proprietarie.

Qui su New Musical Instruments ci siamo entusiasmati qualche anno fa per gli Shape 65, dei monitor di fascia medio-alta per lo studio di registrazione domestico in quanto posizionati sui 1.300 € la coppia. Gli Shape 65 si erano dimostrati dei best-buy nella loro fascia e lo sono tuttora, grazie alla capacità di riprodurre il segnale tramite un miracoloso mix di analiticità e naturalezza. Anche la prima serie Alpha – composta dai modelli 50, 65 e 80 – è stata per anni un best-buy, anche se in una fascia di prezzo più bassa, quella sui 400/800 Euro la coppia. Col tempo però la sua competitività ha cominciato ad essere intaccata da modelli più recenti di altri costruttori, per cui era urgente rinnovare l’offerta.

Focal ha quindi ridisegnato recentemente la gamma Alpha, ma per farlo non si è limitata a qualche ritocco estetico ma con il range Evo ha sostanzialmente riprogettato il diffusore nel suo complesso allo scopo di alzare significativamente l’asticella delle sue prestazioni. Ora la gamma comprende modelli con woofer da 5, 6,5 e 8” denominati rispettivamente Alpha 50, 65 e 80 Evo, un modello con configurazione a doppio woofer chiamato Alpha Twin Evo e infine un subwoofer con due woofer da 8” e 200 Watt di potenza per chi ha bisogno di scendere linearmente a 32 Hz.

Focal Alpha 65 Evo - Il range Alpha Evo

E ora, signore e signori…

 

Alpha 65 Evo

La nuova gamma Evo si stacca nettamente dalla precedente serie Alpha grazie a un design futuristico che deve molto a due fianchi plastici con profonde scalfature orizzontali che hanno lo scopo di abbattere la diffrazione del baffle e offrire così un’immagine stereo più stabile e precisa. La più bassa di esse si raccorda con un’ampia bocca reflex di sezione lamellare che ha i profili arrotondati per evitare l’insorgere di turbolenze e prosegue internamente con un lungo condotto di plastica. I fianchi in plastica conferiscono agli Alpha 65 Evo un aspetto che è al contempo aggiornato e anche dimensionalmente importante, mentre il resto del cabinet è rivestito in vinile nero. La cassa vera e propria è in MDF da 15 mm di spessore, con rinforzi interni per stabilizzarla e abbattere le vibrazioni. Non è prevista un’unica griglia frontale, ma nella confezione sono inserite due piccole grigliette individuali che coprono woofer e tweeter qualora il proprietario ne ravvisi la necessità.

Focal Alpha 65 Evo - Vista con griglie

Il progetto acustico verte su un woofer da 165 mm (o 6,5 pollici se vogliamo dirla alla anglosassone) e a un tweeter a cupola invertita da 1” in alluminio. L’uso della cupola rovesciata è una caratteristica di lungo corso della produzione Focal, così come l’impiego di materiali metallici per la sua costruzione. Non troviamo qui il costoso berillio riservato alle serie più importanti del costruttore francese, ma un meno caro alluminio che tuttavia ben si presta – qualora adeguatamente costruito e smorzato – a donare quella brillantezza e precisione ai transienti che i clienti Focal da sempre apprezzano. Questo tweeter arriva dalla serie precedente ma è stato migliorato ed è inserito in una guida d’onda di dimensioni contenute che ha lo scopo di sagomarne la dispersione orizzontale e verticale.

Del tutto nuovo è invece il woofer che impiega un cono in SlateFiber: si tratta di un materiale derivato dalle fibre di carbonio riciclate che vengono combinate con un polimero termoplastico. Le fibre non sono tessute ma viceversa sono tutte orientate nella stessa direzione per cui garantiscono la minimizzazione delle risonanze pur a fronte di una struttura ben rigida. Il polimero termoplastico si interpone tra le fibre e conferisce loro un effetto-legante, dando luogo a un diaframma leggero, smorzato e veloce.

Focal Alpha 65 Evo - la membrana in SlateFiber

Questi woofer sono realizzati in Francia a fronte di una tecnologia sviluppata nel 2019 per una serie hi-fi di Focal, a testimoniare l’ampia capacità di sinergie che esiste all’interno di un gruppo grande e strutturato. Il diffusore nel suo complesso è invece realizzato in Cina per il contenimento dei costi.

 

Elettronica

Il segnale entra negli Alpha 65 Evo tramite ben tre connessioni diverse: pin RCA, jack TRS e XLR. Sono dunque possibili tutti i collegamenti maggiormente diffusi in ambito home recording, soprattutto considerando che oggigiorno molte interfacce audio escono sì in bilanciato ma su jack TRS per risparmiare sulle dimensioni. Basterà dunque in questo caso un cavo cosiddetto “stereo” per collegare facilmente e con la massima qualità sonora questi Evo alla propria interfaccia audio. La sensibilità nominale (ovvero il livello che il monitor si aspetta in ingresso per suonare al massimo della sua capacità di potenza) è fissato in +4 dBu per collegamenti bilanciati. La versatilità di connessione è incrementata dalla presenza di un deviatore a slitta che permette di aumentare la sensibilità di 6 dB.

Focal Alpha 65 Evo - Il pannello posteriore

Questi monitor offrono due controlli di personalizzazione della risposta che agiscono nel dominio analogico, e non digitale come altri monitor recenti: LF Shelving agisce in maniera continua tra -6 e + 6 dB nella gamma sotto i 300 Hz mentre HF Shelving ha un intervento speculare con capacità di boost/cut di +3/-3 dB a partire da 4.500 Hz.

Focal Alpha 65 Evo - intervento dei controlli cut-boost

Il monitor Focal è biamplificato internamente con due amplificatori in classe D, accreditati di 55 Watt per la via bassa e 25 Watt per la via acuta. Questi valori possono sembrare contenuti, ma ricordiamo che se gli altoparlanti sono molto efficienti e leggeri poi basta meno potenza per farli suonare allo stesso livello di altri componenti più pesanti e inerti. Il costruttore non dichiara la frequenza di crossover.

Sul frontale è presente un LED di accensione, che si spegne dopo 15 minuti che il diffusore non riceve segnale. Questa funzione di Auto Stand-by è stata tuttavia resa facilmente disabilitabile dall’utente grazie a un deviatore a slitta presente sul pannello posteriore. La alimentazione arriva tramite una presa IEC per cavo staccabile ed è universale nel range 100-240 Volt.

La piastra posteriore funge da supporto per l’elettronica, agisce da dissipatore (che tuttavia non si scalda mai…) e infine permette anche di fissare questi Alpha 65 Evo al muro tramite viti M6 che poi devono agganciarsi agli appositi sostegni K&M i cui numeri-parte sono indicati nel manuale.

Moreshow.it

 

Test e ascolto

Grazie alla disponibilità del negozio More Show di Garlenda in provincia di Savona, gli Alpha 65 Evo atterrano nel mio studio e subito si dimostrano belli e interessanti con la loro estetica futuristica. Si sono dimostrati bisognosi di circa 30 ore di rodaggio allo scopo di slegare, ammorbidire e omogeneizzare il suono, per cui se li ascoltate in negozio o li tirate freschi fuori dall’imballo state attenti a non trarre conclusioni affrettate.

Una volta che il diffusore è “ben cotto” dimostra subito una scatola sonora grande e spaziosa, ma anche omogenea e ben delineata: una prestazione spaziale molto interessante perché non rende “piccolo” il suono in un ristretto sweet-spot come fanno altri diffusori dalla spazialità molto “tight” ma al contempo non lo sparpaglia senza controllo in giro per la stanza come fanno invece monitor dalla focalizzazione approssimativa. Molto, molto buona l’estensione in altezza, corretta quella in larghezza e in profondità: in conclusione, Alpha 65 Evo ha davvero una bella scena, e le note di ascolto iniziano col parlare di essa proprio perché appare subito nella sua interessantissima prestazione.

L’equilibrio timbrico richiede – come quasi sempre in ambiente domestico – di abbassare un po’ i bassi per non averli troppo invadenti. Diciamo che -2/-3 dB impostati sui controlli posteriori dovrebbero essere ideali nella gran parte degli ambienti. Con questo settaggio e gli alti in flat la timbrica appare corretta, con la gamma bassa che colpisce subito per la sua profondità. Attenzione, questo non è un diffusore “sbrodolone” ma ha dinamica ed estensione pur restando nei netti confini della correttezza, e proprio questa caratteristica lo rende interessantissimo per chi fa dance o elettronica e desidera un monitor al contempo vivace e onesto. L’unica piccola riserva è che con programmi ricchi di bassi, le voci maschili potrebbero essere un po’ velate da un eccesso di medio-basso.

È molto interessante la prestazione in alto, soprattutto perché la velocità e la nettezza dei transienti sono ben espressi ma senza che questo vada a discapito della liquidità di strumenti melodici come per esempio il pianoforte. L’analisi è piuttosto spinta, come tradizione per Focal. La timbrica è abbastanza diversa dalla superiore serie Shape che, a fronte di un prezzo doppio per la stessa dimensione di monitor, offre più naturalezza. In compenso questi Alpha 65 Evo sono ricchi di dettaglio, separazione tra le voci e le diverse parti strumentali.

Alla fine dell’ascolto si ha l’identikit di un monitor moderno, analitico ma al contempo controllato. La sua vivacità, dinamica, estensione in basso e scatola sonora sono i punti di grande forza, mentre i limiti vanno ricercati in una prestazione che giocoforza non è tra le più riposanti vista la personalità in gioco, e nel citato medio-basso un po’ scuro. In ogni caso va ricordata la classe di prezzo, e allora si giunge alla conclusione che al suo interno è ben difficile fare meglio di così.

 

Conclusioni

Gli Alpha 65 Evo si dimostrano un ottimo acquisto in una gamma di prezzo che definiremmo “midrange avanzato”: non sono un diffusore monitor entry level e anzi costano un po’ di più dei loro diretti predecessori, ma proprio per questo possono essere ideali per chi vuol partire già da subito con una prestazione di buon livello o per chi vuol fare upgrade da precedenti monitor piccoli, economici e un po’ avari di performance.

Questi nuovi Focal al contrario sono esuberanti, e certamente questa sarà una freccia al loro arco per essere scelti: sono dinamici, vivi, molto dettagliati. “Colorati”? No, non userei questa parola ma piuttosto “emozionanti”. Per questo sono un acquisto che può essere di successo per chi fa elettronica, per chi fa dance e mentre suona, arrangia e mixa vuole anche divertirsi oltre che ascoltare con correttezza. Sono ben lineari, velocissimi e danno luogo a un basso profondo, dinamico e coeso senza mai risultare ingolfato o comunque troppo abbondante. L’acuto è sempre ben presente, certamente non timido e quindi in grado di caratterizzare il diffusore francese come “analitico”.

Se siete alla ricerca di un monitor di ottima capacità di risoluzione, valida estensione in basso e carattere ben vivido, farete bene ad ascoltare questi Alpha 65 Evo: potrebbero stupirvi molto positivamente, dando luogo a una prestazione ben difficilmente raggiungibile a questo livello di prezzo.

 

Scheda tecnica

Prodotto: Focal Alpha 65 Evo
Tipologia: Monitor amplificato, due vie

Dati tecnici dichiarati dal costruttore:
Risposta in frequenza (+/-3dB): da 40 Hz a 22 kHz
Max SPL: 104dB peak @1m
Woofer: cono Slatefiber da 6,5” (16,5cm)
Amplificazione bassi: 55 W, classe D
Tweeter: cupola invertita in alluminio da 1” (2,5 cm)
Amplificazione alti: 25W, classe D
Ingressi bilanciati (10 kOhm): jack ¼” TRS e XLR
Ingresso RCA (sbilanciato) con auto-compensazione della sensibilità
Switch per boost sensibilità ingresso: 0/+6 dB
Eq 2 bande: +/- 6 dB (0-300Hz); +/-  3 dB (4,5-22kHz)
Funzione stand-by automatico (disabilitabile da switch)
LED frontale per indicazione stato: On, Off o Stand-by
Cabinet in MDF da 15mm, fiancate in plastica
Ampia porta per flusso d’aria lamellare
Colore nero
2 dadi integrati M6 per fissaggio a parete o soffitto
Consumo in modo Stand-by: <0,5 W

Dimensioni e peso: 339 x 261 x 289 mm (A x L x P)

Peso: 7,6 kg

Accessori in dotazione: 4 piedini in gomma per disaccoppiamento; griglie protettive per woofer e tweeter; cavo di alimentazione.

Prezzo: 349,00 Euro l’uno (prezzo medio di mercato)
Distributore: Algam Eko

 

Ringraziamenti

Si ringrazia il negozio More Show di Garlenda (SV) per aver fornito i monitor in prova per tutto il (lungo!) tempo necessario al rodaggio e al loro ascolto di test.

Giulio Curiel

Giornalista della storica rivista Strumenti Musicali dal 1993 al 2016, ho scritto oltre 1200 articoli su synth, studio technology e computer music. Se non so di cosa parlo, sto zitto.

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